dal quadrivio dove c'è spazio per il parcheggio dell'auto prendere a pedalare su asfalto in salita direzione monte Ceppo/Vignai; dopo la breve galleria in leggero falsopiano percorrere qualche centinaia di metri su asfalto e andare ad intercettare il sentiero che parte al di là del guardrail e contraddistinto da una fettuccia appesa ad un ramo. Il sentiero comincia su lastricato e attraversa ruscelli perfettamente canalizzati e seguendo sempre le fettucce, attraversando passerelle e scendendo innumerevoli scale (alcune molto ripide e umide: meglio non in sella) si continua ad ammirare l'imponente opera.
Terminate le scale comincia un lungo sentiero a mezzacosta tutto ciclabile in mezzo al bosco di castagni che correndo a mezzacosta raggiunge le scale del Regianco; questa scalinata in discesa è particolarmente lunga e ripida, ma attraversato il torrentello bisogna rimontare dall'altro lato su altrettanta scala ripida e lunga. Dopo questa particolare ascesa si percorre nuovamente un sentiero lungo a mezzacosta con ottimi scorci sulla sottostante valle argentina e il mare fino ad arrivare ad una sbarra metallica e sterrato (loc. Albareo)(mt. 500 circa). Ora si prende a destra a salire su cemento ripercorrendo a ritroso il percorso 702T. Si tralascia la deviazione verso il santuario della Maddalena e la ciclabilità diminuisce vistosamente nel tratto di sentiero boscoso che porta ai 900 mt. del Passo del Merlo (seguire sempre le paline a ritroso); dal colle si imbocca lo sterrato che con continui saliscendi aggira il Monte Merlo fino ad incontrare in un tratto pianeggiante una pista sulla sinistra in discesa che va seguita lungo tutto il suo corso che tagliando verso destra raggiunge l'asfalto nelle vicinanze dell'auto. Altrimenti proseguire diritti e sempre seguendo il percorso 702T si raggiunge in breve l'asfalto ad una quota di circa 1050 mt. Prendere a sinistra in discesa e tornare all'auto.