itinerario: |
Anello di Ormea --- 19.maggio.2012 |
zona |
valle Tanaro |
quota di partenza:
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mt. 700 circa |
max quota raggiunta
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mt. 1700 |
dislivello: |
mt. 1000 |
difficoltà: |
MC+ / BC |
km. totali |
circa 23 |
periodo |
maggio/giugno - settembre/ottobre |
accesso stradale |
Statale 28 del Col di Nava;
località di partenza: Ormea |
note |
buona parte dell'itinerario è esposto al sole |
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descrizione |
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lasciata l'auto a Ormea si sale su asfalto dalla piazza in direzione Valdarmella/Cascine; dopo una breve rampa la salita prosegue con ampie vedute sull'abitato; si tralascia la deviazione verso Valdarmella e si continua a salire in mezzo al bosco di castagni, si attraversa la frazione Villaro e si raggiunge Cascine dove termina l'asfalto; ora si continua su uno sterrato che attraversa ampi prati e dopo una breve rampa cementata perviene su un poggio panoramico nei pressi della partenza del decollo del parapendio; si continua ancora a salire scorgendo già sulla destra sul costone di fronte i tornantini inerbiti e il taglio del sentiero di discesa nei pressi di una grande rocca; a quota circa 1700 mt. si raggiunge una biforcazione: a sinistra in un'ora di pedalata in salita si raggiunge la colla dei Termini (mt. 2000).
Si prende a destra e in leggera discesa si tagliano le pendici del sovrastante monte Antoroto; dopo l'attraversamento di un canalone, quando lo sterrato riprende in leggera salita si presta attenzione sulla destra dove parte una traccia che conduce ad un visibile abbeveratoio in cemento; dalla piazzola dell'abbeveratoio si scende con traccia abbastanza libera ai sottostanti ruderi di antichi ricoveri dove parte l'evidente sentiero pietroso che taglia verso sinistra fino a raggiungere un grande prato; lo si attraversa aggirandolo verso sinistra per riprendere il sentiero interrotto a causa della fitta vegetazione.
Ora ci aspetta un tratto abbastanza pianeggiante sotto un noccioleto, un po' invaso dalla vegetazione, si continua su facile sentiero con pietre fisse e si raggiunge la fontana di stalle Calvetto (ruderi abbandonati); si piega a destra e si prende il sentiero in mezzo ai ruderi che scende in mezzo ad antichi muretti che delimitavano i campi coltivati ed in breve con andamento ancora verso destra si raggiunge una strada sterrata; prenderla in discesa verso sinistra e dopo alcune centinaia di metri, con alcuni tornanti ecco la palina; svolta decisa a sinistra su ampia traccia e si raggiunge Cario (su alcune cartine Caria); si passa davanti ad una edicola votiva e in breve con tratto veloce nel bosco si raggiunge Vacieu; si attraversa la borgata, corto tratto verso sinistra su sterrata e sulla destra (palina) prosegue il sentiero molto filante che porta a Eca; ora seguire le tacche bianco rosse che scendono alla chiesa di Santa Libera, a sinistra si attraversa l'asfalto e con ripidi e guidati tornantini, senza toccare l'asfalto che scende sulla destra si raggiunge la statale con un ultimo tratto più tecnico; da qui, verso destra, e poco dopo (direzione Barchi) si può scegliere di imboccare la ciclabile che percorre la riva destra, più fresca e ombrosa, del Tanaro per ritornare ad Ormea.
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ci è piaciuto:
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anello breve, ma molto vario per panorami, borgate, tecnica |
non ci è piaciuto
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può risultare un giro "fastidioso" se effettuato con alte temperature e vegetazione troppo invadente |
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alla fontana di Stalle Calvetto |
una delle tante edicole incontrate |
finale nel verde |