itinerario: passo di Rocca Brancia --- 23.settembre.2009
zona valle Stura
quota di partenza: mt. 1250
max quota raggiunta mt. 2620
dislivello: mt. 1550
difficoltà: BC / BC
km. totali circa 37
periodo da giugno a settembre
accesso stradale s.s. 21 del colle della Maddalena; località di partenza: Pietraporzio
note variante aggiuntiva: giunti al termine della discesa, raggiunta la statale, svoltare a destra in salita per raggiungere Prinardo per fare l'ultima discesa da Murenz
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descrizione  

Dall'abitato di Pietraporzio scendere sulla statale verso valle per poche decine di metri e imboccare a sinistra la salita asfaltata che porta a Moriglione. La salita è praticamente identica a quella del giro del Bersaio: quindi superati Moriglione san Lorenzo, il pilone e il colletto Guia si perviene (dopo circa 14 km.) ai mt. 2440 del colle di Salsas Blancias che dà accesso allo splendido altopiano della Gardetta. Dopo pochi metri di discesa, raggiunta la sterrata, si svolta a sinistra e con qualche chilometro di mezzacosta in leggera discesa, su ottimo fondo e con splendide vedute, dalla Rocca la Meja al Monviso, si raggiunge il ponticello dove arriva anche la sterrata proveniente dal vallone del Preit; si prosegue sulla sinistra in leggera salita, in breve si transita davanti al Rifugio Gardetta e, su fondo più pietroso si raggiunge il passo Gardetta (mt. 2437); ancora verso sinistra e su fondo sempre più pietroso, ma quasi tutto ciclabile, con uno splendido traverso si perviene al passo di Rocca Brancia (mt.2620).
Ora comincia la discesa nel vallone sottostante: si prosegue sulle tracce della strada militare verso sinistra, si percorre un tornante verso destra e dopo poche decine di metri si raggiunge un bivio: davanti in alto si vedono gli ultimi tornanti per il passo Oserot, sulla sinistra il traverso che porta alla Bassa di Terra Rossa, mentre con un secco tornante verso sinistra si scende decisi nel vallone dell'Oserot; il sentiero scorre abbastanza lineare, senza alcuna difficoltà si transita nei pressi di un primo laghetto e poi del più esteso lago Oserot; si continua nella splendida valle, sempre seguendo le inconfondibili tacche bianche/rosse del sentiero GTA, si raggiungono dei sottostanti abbeveratoi per le mandrie, si percorre un traverso verso destra e si passa dentro i ruderi della borgata di Servagno (mt. 1730); in uscita da ciò che resta dell'insediamento, poco oltre l'albero con l'indicazione GTA, è già visibile la statale che si raggiunge con l'ultima discesa ricca di tornantini sempre ciclabili e via via più pietrosi (attenzione ai fili delle recinzioni dei pascoli). Costeggiando la statale e tagliando per prati si perviene alla galleria, evitabile sulla sinistra percorrendo la vecchia strada; pochi metri di statale asfaltata e dietro una curva verso destra prendere il sentiero che scende nell'abitato di Pontebernardo, passare davanti alla casa di Stefania Belmondo e raggiunta nuovamente la statale percorrerla in leggera discesa fino a dove si è parcheggiata l'auto nel vicino abitato di Pietraporzio.

ci è piaciuto: itinerario bello e gradevole, ma sopra tutto spicca l'ambiente
non ci è piaciuto l'ultimo tratto dalla galleria della statale fino all'auto
il traverso da passo Gardetta a Rocca Brancia sopra il lago Oserot discesa facile con sfondi da cartolina