in Italia la scala di difficoltà comunemente usata e riconosciuta è quella approvata dal Club Alpino Italiano. Si riportano i punti salienti e per maggiori approfondimenti si rimanda alla circolare CAI:

Per l'aspetto tecnico sono previste le seguenti sigle e si deve indicare una sigla per la salita e una per la discesa, separate da una barra (/)

TC / MC / BC / OC / EC che in particolare indicano:

TC (turistico) percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile
MC (per cicloescursionisti di media capacità tecnica) percorso su sterrate con fondo poco sconnesso o poco irregolare (tratturi, carrarecce ...) o su sentieri con fondo compatto e scorrevole
BC (per cicloescursionisti di buone capacità tecniche) percorso su sterrate molto sconnesse o su mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso ma abbastanza scorrevole oppure compatto ma irregolare, con qualche ostacolo naturale (per es. gradini di roccia o radici)
OC (per cicloescursionisti di ottime capacità tecniche) come sopra ma su sentieri dal fondo molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli
EC (massimo livello per il cicloescursionista...estremo) percorso su sentieri molto irregolari, caratterizzati da gradoni e ostacoli in continua successione, che richiedono tecniche di tipo trialistico
alle sigle può essere aggiunto il segno + se sono presenti tratti significativi con pendenze sostenute

singoli e brevi tratti, attribuibili ad una classe di difficoltà superiore non devono essere considerati; pertanto se un sentiero MC presenta alcuni brevi tratti con gradoni valutabili in OC, la difficoltà da indicare rimane MC: chi non è in grado di affrontare quei tratti scende di bici e prosegue a piedi. Diverso è se i tratti OC sono numerosi e relativamente lunghi.

La valutazione deve essere effettuata tenendo conto delle condizioni ottimali, vale a dire con fondo asciutto;

Un'altra scala, per la verità meno conosciuta in Italia, ma riconosciuta in Austria e maggiormente nota nei paesi nordici, è la singletrail/skala che prevede 6 gradi di difficoltà che vanno da S0 fino a S5. La scala va dal basso verso l'alto e valuta esclusivamente le difficoltà tecniche che riguradano un sentiero

S0 terreno compatto con buon grip che non richiede nessuna capacità particolare, curve ampie e pendenza lieve, senza ostacoli
S1 possibile terreno poco compatto, con piccole radici e pietre, ostacoli piccoli e curve strette dove sono richieste competenze basilari di tecnica di guida
S2 terreno il più delle volte non compatto, radici sporgenti e pietre con ostacoli di vario genere e scaloni, curve strette quasi a gomito che richiedonno una tecnica di guida avanzata
S3 percorso tecnico con radici sporgenti e grosse rocce, terreno poco compatto con gradoni, tornanti stretti e a gomito che richiedono una tecnica più che avanzata
S4 terreno scivoloso e non compatto con grosse rocce e gradoni molto alti, rampe ripide, tornanti strettissimi che richiedono una perfetta padronanza della bici e capacità tecniche trialistiche
S5 percorso molto tecnico, scivoloso con gradoni difficilmente superabili ed in stretta sequenza, tornanti strettissimi, pendenze superiori al 70% che richiedono una eccellente padronanza di tecniche trialistiche
E' previsto l'utilizzo dei segni positivo e negativo per precisare ulteriormente i gradi di difficoltà

Considerando che abitiamo vicino alla Francia, parecchie volte abbiamo utilizzato le relazioni e le guide specializzate prodotte dai nostri “cugini d’oltralpe”. In particolare vogliamo segnalare l’esistenza di una serie di guide dedicate alle escursioni in MTB (che loro chiamano VTT, cioè Velo Tout Terrain) che appartengono alla serie “ VTOPO In questa collana hanno deciso di adottare una classificazione per i percorsi che si effettuano in discesa. Cioè sulla salita non classificano nulla, ed eventualmente precisano qualcosa nella relazione, e invece danno una valutazione della difficoltà della discesa. Alcune precisazioni: i gradi si riferiscono al superamento delle difficoltà “in sella”, cioè se di fronte ad un passaggio difficile io scendo e vado a piedi, è evidente che non posso pensare di possedere il livello in questione.Altra cosa importante: se una discesa è tutta V3 e soltanto per brevissimi passaggi è un pelo più difficile, quella discesa verrà pur sempre classificata V3 anche se, magari, sono presenti alcuni tratti in V4. Ultima cosa: per “pistes” i francesi intendono uno sterratone molto largo (più di 3 metri) e percorribile anche con vetture normali; per “chemin” intendono degli sterrati più stretti e più pietrosi delle “pistes” e normalmente percorribili solo da vetture 4x4; per “sentier” intendono il sentierino o “single track” per dirla alla moda. Così come in altre scale anche in questo caso compare il segno “ +” o “ –“ per esprimere quel pizzico in difficoltà in più o in meno. Vediamo meglio questa classificazione Da tenere presente che a volte è molto più divertente un bel V3 fatto bene, che un V4 o un V5 fatto male.. Noi abbiamo fatto parecchi percorsi quotati V4 e V5-, ma in tutta sincerità ci sono piaciuti di più i V3+/V4-.. quando le difficoltà aumentano noi siamo sempre scesi di sella e a parte questo anche il resto del percorso è molto pietroso, faticoso, richiede un attenzione costante e non si riesce mai mollare i freni per giocare un po’.. certo poi alla fine uno è soddisfatto per aver fatto il pezzo duro…. Però, in definitiva, anche se possiamo sentirci gratificati per “aver fatto” un V4 o un V5-, continuiamo a preferire un bel V3.. ovvio che se vogliamo andare a visitare un bel vallone e la discesa è un V4 o un V5, non è certo quello che frena.. “sella bassa, testa alta e giù fino in fondo ........ a piedi”

V1 discesa unicamente su sterratoni scorrevoli, lisci, larghi e a pendenza moderata
V2 un po’ come V1, ma la pendenza può aumentare un po’, compaiono le prime pietre e anche la larghezza diminuisce. Talvolta anche dei sentieri molto ben tenuti e lisci possono ricevere questa gradazione
V3 sentieri pietrosi, stretti e abbastanza ripidi, talvolta presentano anche dei gradini sui 30/40 cm.
V4 come V3 ma più sostenuti, con gradini alti oltre 40 cm, tornantini, placche e passaggi tipo trial facile
V5 come V4 ma con passaggi delicati, esposti, ripidi, salti di ostacoli naturali talvolta obbligatori. Il biker medio, qui, scende a piedi!
V6 come V5 ma ancora più pericolosi, esposti, ripidi ecc ecc.. per il top dei biker